Come ormai è diventata un’abitudine, durante la notte tra sabato e domenica dell’ultimo weekend di Ottobre di ogni anno le lancette del nostro orologio tornano indietro di 1 ora, precisamente dalle 03:00 alle 02:00 di notte. Quest’anno sarà il 27 ottobre 2024.
Grazie a questo spostamento le nostre giornate sono ritornate nell’orario solare. L’ora legale ci ha accompagnato nella notte tra 30 e 31 marzo 2024 e ritornerà l’anno prossimo nella notte tra 29 e 30 marzo 2025, sempre alle 02:00 di notte.
L’ora legale ritorna, salvo cambiamenti, l’ultimo weekend di Marzo di ogni anno, quando le lancette del nostro orologio tornano avanti di 1 ora, precisamente dalle 02:00 alle 03:00 di notte.
Un gruppo di oltre 100 eurodeputati ha richiesto l’abolizione del cambio tra ora legale e ora solare, sostenendo che la pratica ha effetti negativi sulla salute e non offre più benefici energetici significativi. La lettera, indirizzata alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, è stata promossa dall’eurodeputato irlandese Seán Kelly e raccoglie adesioni bipartisan.
Secondo i firmatari, l’alternanza tra ora legale e ora solare, che verrà applicata il prossimo 29 ottobre, provoca disagi alla salute fisica e mentale.
Diversi studi evidenziano come il cambio dell’ora possa aumentare il rischio di ictus e infarti, oltre a incidere negativamente sul sonno e a determinare un aumento di incidenti stradali nei giorni successivi all’adattamento. Inoltre, l’impatto del cambio dell’ora sui consumi energetici – principale motivo della sua introduzione – si è attenuato nel tempo, riducendo il risparmio previsto e, secondo alcuni studi, provocando addirittura un aumento dei consumi durante i mesi invernali.
“L’abolizione di questo cambiamento semplificherebbe la vita quotidiana in tutta l’Unione Europea“, si legge nella lettera, che sottolinea come la misura sarebbe in linea con l’obiettivo di riduzione degli oneri burocratici e di miglioramento del benessere dei cittadini.
Nonostante una proposta di abolizione già avanzata dal Parlamento Europeo nel 2019, la questione è rimasta sospesa e non è stata ancora recepita dagli Stati membri, molti dei quali non hanno raggiunto un accordo sulla scelta tra ora solare e legale.
Ora, i deputati firmatari chiedono alla Commissione di reintrodurre l’argomento nella prossima legislatura, considerando il potenziale impatto positivo di una decisione definitiva sulla vita quotidiana dei cittadini europei.
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