Andrea Rossini, dirigente di TIM, ha ribadito che l’operatore continuerà ad applicare aumenti di prezzo ai già clienti di rete fissa e mobile anche nel corso del 2025. Dopo la campagna di rimodulazioni attuata nel 2024, TIM ha infatti comunicato nuove modifiche unilaterali anche nei primi mesi di quest’anno.
Le dichiarazioni più recenti sono arrivate nel corso della Conference Call del Gruppo TIM del 13 febbraio 2025, in cui sono stati illustrati i risultati finanziari dell’ultimo trimestre del 2024. Durante la sessione di domande e risposte, Rossini ha confermato che la strategia di aumenti di prezzo proseguirà anche nel 2025.
Già nella Conference Call del 14 novembre 2024, il Chief Consumer, Small & Medium Business Market Officer di TIM aveva dichiarato che gli aumenti di prezzo per la rete mobile, ripresi negli ultimi mesi dello scorso anno, sarebbero continuati nel 2025.
Come riportato dai colleghi di MondoMobileWeb, TIM aveva iniziato il 2024 con un’ampia campagna di rimodulazioni sui clienti di rete fissa, mentre nel segmento mobile aveva adottato un approccio più prudente nei primi mesi dell’anno. Tuttavia, già nel quarto trimestre del 2024 l’operatore aveva ripreso ad applicare aumenti sulle linee mobili, confermando un trend che ora viene ulteriormente rafforzato nel 2025.
Nella precedente call di agosto 2024, TIM aveva anche fornito un dato complessivo sulle utenze coinvolte dagli aumenti nei primi sei mesi dell’anno, pari a 9,6 milioni. Nei risultati finanziari del terzo trimestre 2024, invece, l’operatore aveva evidenziato solamente l’impatto positivo delle attività di repricing sull’andamento della divisione Consumer, senza specificare ulteriori dettagli.
Nel corso della Conference Call del 14 novembre 2024, Rossini aveva spiegato:
“Quest’anno abbiamo effettuato un’ampia campagna di aumenti di prezzo sui clienti di rete fissa. Siamo stati un po’ più prudenti nel mobile nella prima parte dell’anno, anche perché abbiamo notato che un altro dei principali operatori non stava aumentando i prezzi, probabilmente dovuto a una specifica strategia, ma abbiamo già ripreso con una campagna di aumento nel mobile nel Q4 e continueremo con ulteriori aumenti nel 2025. Pensiamo che questo sia sostenibile per due motivi: abbiamo visto buoni risultati in generale in termini di combinazione di incremento dell’ARPU e stabilità dell’NPS (Net Promoter Score, ndr)”.
Con le nuove comunicazioni di aumento già avviate in questi primi mesi del 2025, TIM sta dunque portando avanti la strategia delineata lo scorso anno, confermando il proseguimento delle rimodulazioni anche per i prossimi mesi.
Le dichiarazioni di Andrea Rossini, in particolare quelle rivolte agli azionisti sugli effetti delle modifiche unilaterali, non sono passate inosservate. In questi ultimi giorni, Massimiliano Donà, avvocato, giornalista e presidente di Consumatori.it, ha rilanciato sui social un estratto del video della Conference Call, criticando apertamente il tono utilizzato dal dirigente TIM nel parlare delle rimodulazioni.
Nel post condiviso, Donà ha scritto:
“SHOCK!!! Adesso le compagnie telefoniche (almeno alcune) arrivano persino a vantarsi di fare le rimodulazioni, cioè di rialzare i prezzi ai consumatori cambiando le tariffe in corso di contratto! Il vostro gestore telefonico come si comporta?”
La posizione di Donà ha riacceso il dibattito sul tema delle modifiche unilaterali, pratica che continua a generare malcontento tra i consumatori, soprattutto alla luce della frequenza con cui gli operatori stanno applicando aumenti negli ultimi mesi.
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