Sicurezza Digitale

“Abbiamo ricevuto il tuo curriculum”: nuove truffe telefoniche con voce registrata

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Negli ultimi mesi, la Polizia Postale ha lanciato un nuovo allarme in merito all’evoluzione delle truffe telefoniche e dei messaggi ingannevoli, che si fanno sempre più sofisticati e mirati. I cybercriminali stanno infatti adottando strategie studiate per aggirare la naturale diffidenza degli utenti, sfruttando sia numerazioni con prefisso italiano (+39) sia nomi di contatti reali presenti nelle rubriche degli smartphone.

Una delle modalità segnalate prevede l’invio di messaggi vocali o testuali provenienti da numeri mobili apparentemente italiani. In alcuni casi, la truffa si presenta con un messaggio apparentemente rassicurante: “Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum”. Rispondendo alla chiamata, l’utente si trova di fronte a una voce registrata che invita ad avviare una conversazione in chat per una presunta proposta di lavoro.

Un’altra tecnica diffusa si manifesta su WhatsApp. In questo caso, il messaggio arriva direttamente da un contatto noto, presente nella rubrica del destinatario.

Il testo recita, ad esempio: “Ciao! Per favore votate… è la figlia della mia amica, il premio principale è una borsa di studio”, accompagnato da un link da cliccare per partecipare a un concorso. La familiarità del mittente, unita alla natura apparentemente innocua del messaggio, induce molti utenti a fidarsi.

Secondo quanto riferito dalla Polizia Postale, queste tecniche non sono solo truffe isolate, ma parte di una strategia più ampia. Una volta cliccati i link fraudolenti o comunicati i propri dati personali, i truffatori possono accedere ai contatti salvati nel telefono della vittima, prendere il controllo degli account digitali e, nei casi più gravi, rubare l’identità del malcapitato per compiere altre frodi.

Le raccomandazioni degli esperti della Polizia Postale sono chiare:

  • Proteggere i dati personali con attenzione, evitando di comunicarli tramite messaggi, e-mail o telefonate non verificate;
  • Non cliccare mai su link o aprire allegati sospetti, soprattutto se ricevuti da contatti che non ci hanno anticipato l’invio;
  • Tenere sempre aggiornati i propri dispositivi e dotarli di antivirus efficaci per contrastare la diffusione di malware e virus.

La Polizia Postale invita infine i cittadini a segnalare eventuali episodi sospetti attraverso i canali ufficiali e a mantenere un atteggiamento prudente e consapevole nella gestione delle comunicazioni digitali, anche quando provengono da fonti apparentemente affidabili.

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