L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha avviato una consultazione pubblica per aggiornare il quadro regolamentare relativo allo spettro radio destinato all’uso televisivo e radiofonico digitale, con particolare riferimento alla ridestinazione delle frequenze attualmente assegnate alla Rete nazionale televisiva n. 12.
L’iniziativa segue la delibera AGCOM n. 22/25/CONS, che ha introdotto l’integrazione del Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio radiofonico digitale DAB+ (PNAF-DAB), con l’obiettivo di incrementare le reti locali utilizzando le frequenze rese disponibili dalla dismissione della Rete nazionale televisiva n. 12. Il tema è stato ulteriormente approfondito con la delibera n. 54/25/CONS del 6 marzo 2025, pubblicata oggi sul sito dell’Autorità.
L’AGCOM sta valutando se queste frequenze debbano essere immediatamente impiegate per espandere le reti del PNAF-DAB o se sia più opportuno posticipare la pianificazione in attesa della sottoscrizione dell’Accordo di coordinamento adriatico ionico, attualmente in discussione. In quest’ultimo scenario, l’allocazione delle frequenze verrebbe effettuata in un’unica fase organica per minimizzare le interferenze e ottimizzare l’uso dello spettro radio.
Aeranti-Corallo: sì alla pianificazione integrativa nei bacini con domanda elevata
L’associazione Aeranti-Corallo, che rappresenta le imprese radiotelevisive locali, satellitari e via internet, ha espresso la propria posizione in merito alla consultazione.
L’avvocato Marco Rossignoli, coordinatore dell’associazione, ha dichiarato:
“Alla luce delle considerazioni svolte dall’AGCOM, Aeranti-Corallo, rispondendo positivamente al quesito n. 3 del documento di consultazione, ritiene opportuno che, al momento, si proceda alla pianificazione integrativa solo nei bacini di Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Puglia”.
Queste aree, infatti, sono caratterizzate da un numero di richieste superiore alla disponibilità di reti previste dal PNAF-DAB.
Rossignoli ha inoltre sottolineato che le frequenze aggiuntive potrebbero essere utili, una volta finalizzato l’Accordo di coordinamento adriatico-ionico, per definire una pianificazione definitiva in grado di eliminare le interferenze tra aree adiacenti e consentire una maggiore differenziazione del segnale (splittaggio) tra diverse zone dello stesso bacino d’utenza.
Aeranti-Corallo continuerà a seguire attentamente l’evolversi della consultazione pubblica promossa dall’AGCOM, portando avanti le istanze delle emittenti locali per garantire un utilizzo efficiente e razionale dello spettro radiofonico digitale.