Poste Italiane e Vivendi hanno ufficializzato oggi 29 marzo 2025 la firma di un accordo per la cessione di una quota pari al 15% delle azioni ordinarie di TIM. L’operazione porterà Poste Italiane a detenere una partecipazione complessiva del 24,81% delle azioni ordinarie dell’operatore, diventandone così il maggiore azionista.
Secondo quanto comunicato da Poste Italiane, l’acquisizione è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione della società nella seduta del 26 marzo 2025 e formalizzata oggi, 29 marzo 2025, tramite la sottoscrizione del relativo atto di compravendita.
L’operazione, che riguarda azioni acquistate direttamente da Vivendi SE, è sospensivamente condizionata alla notifica all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), in conformità con la normativa sul controllo delle concentrazioni tra imprese.
Confermate quindi le indiscrezioni riportate nella giornata di ieri 28 marzo 2025.
Il perfezionamento dell’acquisizione è atteso entro il primo semestre dell’anno 2025. Il prezzo pattuito per le azioni è pari a 0,2975 euro per azione, per un corrispettivo complessivo di 684 milioni di euro, che sarà finanziato tramite la cassa disponibile della società.
Nessuna OPA obbligatoria: Poste resterà sotto le soglie rilevanti
Poste Italiane deteneva già una quota del 9,81% delle azioni ordinarie di TIM, acquisita da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) il 15 febbraio 2025.
Con l’incremento della partecipazione, Poste arriverà a detenere in TIM una partecipazione complessivamente pari al 24,81% delle azioni ordinarie e al 17,81% del capitale sociale, divenendone il maggiore azionista.
Un investimento strategico di lungo periodo
In ogni caso, Poste Italiane ha precisato di non avere intenzione di superare le soglie rilevanti ai fini della disciplina sulle offerte pubbliche di acquisto obbligatorie.
L’operazione viene presentata da Poste come un investimento strategico, finalizzato a svolgere un ruolo di azionista industriale di lungo periodo, favorendo la creazione di sinergie tra le due aziende e generando valore per tutti gli stakeholder.
Partnership in arrivo tra Poste e TIM nella telefonia, energia e altri servizi
In particolare, sono già in corso valutazioni per avviare partnership industriali nei settori della telefonia, dei servizi ICT e dei contenuti media, ma anche in ambiti come i servizi finanziari, assicurativi, di pagamento e nel comparto dell’energia elettrica.
Accesso alla rete mobile TIM per PostePay dal 2026?
Inoltre, è in fase avanzata la negoziazione per la fornitura di servizi di accesso all’infrastruttura di rete mobile di TIM a partire dal 1° gennaio 2026 per PostePay, società interamente controllata da Poste Italiane e attiva nel mercato mobile con il marchio PosteMobile.
Dal canto suo, Vivendi ha confermato la firma dell’accordo per la cessione del 15% delle azioni ordinarie e dei relativi diritti di voto di TIM, precisando che al termine dell’operazione manterrà una partecipazione residuale pari al 2,51% delle azioni ordinarie, corrispondente all’1,80% del capitale sociale.
Il gruppo francese ha ribadito di aver più volte manifestato l’intenzione di dismettere gradualmente la propria partecipazione in TIM, in linea con obiettivi di valorizzazione dell’investimento.
Già il 18 marzo 2025 Vivendi aveva ridotto la propria quota al di sotto del 20% a seguito di vendite sul mercato, e alla chiusura del 25 marzo 2025 risultava titolare del 17,51% delle azioni ordinarie e del 12,56% del capitale sociale.
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