In parallelo all’accordo annunciato il 29 marzo 2025 tra Poste Italiane e Vivendi per l’acquisizione del 15% di TIM, emergono importanti dettagli relativi alle prospettive di collaborazione industriale tra Poste Italiane e l’operatore telefonico.
Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale di Poste Italiane, sono attualmente in fase avanzata valutazioni e negoziazioni che potrebbero portare all’avvio di partnership strategiche in diversi ambiti, non solo nel settore delle telecomunicazioni, ma anche nei servizi digitali, finanziari e dell’energia.
Rete mobile TIM per PosteMobile: trattative in fase avanzata
Una delle novità più rilevanti riguarda la possibile definizione di un nuovo accordo che consentirebbe, a partire dal 1° gennaio 2026, l’accesso di PostePay all’infrastruttura di rete mobile di TIM. PostePay è la società controllata al 100% da Poste Italiane che commercializza servizi di telefonia mobile sotto il marchio PosteMobile, attualmente operante come operatore virtuale (MVNO).
L’eventuale accordo, ancora oggetto di trattativa, rappresenterebbe un’evoluzione significativa per l’operatore virtuale e si inserirebbe nel più ampio quadro di collaborazione tra le due aziende.
Partnership in settori strategici
Oltre all’ambito mobile, le due aziende stanno esplorando sinergie industriali nei seguenti comparti:
- Telefonia, servizi ICT e contenuti media
- Servizi finanziari e assicurativi
- Pagamenti digitali
- Comparto energia
Si tratta di settori nei quali sia TIM che Poste Italiane hanno già una presenza diretta o indiretta e che, secondo quanto dichiarato, rappresentano “molteplici opportunità per la realizzazione di sinergie”.
L’obiettivo, viene specificato nel comunicato, è quello di generare valore aggiunto per tutti gli stakeholder, promuovendo al tempo stesso il consolidamento del mercato nazionale.
Una strategia coerente con l’investimento in TIM
L’interesse di Poste Italiane per TIM non si limita dunque all’ambito finanziario. La partecipazione azionaria, che al perfezionamento dell’operazione con Vivendi raggiungerà il 24,81% delle azioni ordinarie, sembra inserirsi in una strategia industriale di lungo periodo che punta a rafforzare il posizionamento di Poste in più settori.
Nei prossimi mesi, con l’avanzare delle trattative e l’eventuale perfezionamento degli accordi, potranno emergere ulteriori dettagli sui piani congiunti delle due aziende.