Il Consiglio di Amministrazione di Acea S.p.A., riunitosi sotto la presidenza di Barbara Marinali, ha approvato ieri 24 giugno 2025 un’offerta vincolante presentata da Eni Plenitude per l’acquisto del 100% del capitale sociale di Acea Energia S.p.A., con esclusione di alcune linee di business.
L’offerta, ricevuta il 4 giugno 2025, riguarda l’acquisizione di Acea Energia, comprensiva della partecipazione del 50% in Umbria Energy S.p.A., ma escludendo le seguenti attività:
- efficienza energetica (con crediti di imposta “superbonus” pari a circa 159 milioni di euro a fine 2024);
- mobilità elettrica;
- economia circolare;
- energy management e relativi contratti.
Nel 2024, le attività oggetto di cessione hanno generato ricavi per circa 1,7 miliardi di euro e un utile netto organico di circa 64 milioni di euro.
L’offerta prevede:
- una valutazione (Enterprise Value) al 31 dicembre 2024 pari a 460 milioni di euro;
- il riconoscimento della cassa netta normalizzata, per un valore fino a 128,5 milioni di euro;
- un corrispettivo base complessivo pari a 588,5 milioni di euro, da versare al momento del closing.
È inoltre prevista una componente aggiuntiva fino a 100 milioni di euro, subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance entro il 30 giugno 2027.
Tempistiche e condizioni
Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro giugno 2026, subordinatamente all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni: Antitrust; eventuale applicazione della disciplina sul Golden Power; Foreign Subsidies Regulation e sottoscrizione degli accordi definitivi a valle della negoziazione.
Impatti per il Gruppo Acea
L’operazione rientra nel processo di rotazione degli asset avviato da Acea e coerente con il Piano Industriale 2024-2028. Secondo quanto indicato nel comunicato ufficiale, gli effetti attesi includono:
- un incremento del peso dell’EBITDA regolato al 95% del totale;
- una riduzione della componente a mercato;
- un impatto limitato sull’utile netto lungo l’arco del Piano;
- una diminuzione dell’indebitamento finanziario netto.
Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di Acea, ha dichiarato:
“L’operazione, coerente con la strategia di ACEA delineata dal Piano Industriale 2024-2028, rafforzerà il posizionamento del Gruppo come operatore infrastrutturale offrendo l’opportunità di reinvestire i proventi della cessione per l’ulteriore sviluppo nell’ambito dei business a forte connotazione infrastrutturale, con particolare riferimento al potenziamento degli investimenti per la messa in sicurezza della rete di distribuzione elettrica di Roma Capitale”.
Il CdA ha inoltre preso atto positivamente dell’intesa programmatica raggiunta con le organizzazioni sindacali, che evidenzia la centralità delle risorse umane nella visione del Gruppo.
Guidance e prospettive
La potenziale cessione non modifica la guidance 2025 di Acea in termini di EBITDA e rapporto PFN/EBITDA, tenendo conto del previsto incasso e della variazione di perimetro. Il Piano Industriale sarà aggiornato alla luce dell’operazione e delle ulteriori attività pianificate, tra cui gare nel settore idrico, progetto WTE di Roma e investimenti sulla rete elettrica.
Si ricorda che i clienti dei servizi WindTre Luce e Gas sono attualmente gestiti da Acea Energia. Alla luce di questa operazione, non è escluso che WindTre possa accelerare l’uscita dalla partnership per operare autonomamente nel mercato libero dell’energia, avendo già avviato l’iter per diventare fornitore diretto.
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