Il 26 maggio 2025 il ministro delle Imprese e del Made in Italy e Autorità delegata alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, Adolfo Urso, e il vicepresidente della Commissione UE e Commissario per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, hanno visitato tre snodi chiave della filiera spaziale nazionale: il centro integrazione satelliti di Thales Alenia Space a Roma, il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio (Abruzzo) e lo stabilimento Avio di Colleferro (Lazio).
Tre tappe per una filiera d’eccellenza
Nel sito romano di Thales Alenia Space vengono integrati i satelliti destinati ai programmi Galileo, COSMO‑SkyMed di seconda generazione, IRIDE e Sicral 3.
Al Teleporto del Fucino, il più grande hub civile di controllo satellitare al mondo, è prevista l’installazione di uno dei centri di controllo della costellazione europea IRIS², dedicata alle comunicazioni satellitari sicure e a bassa latenza. A Colleferro, infine, Kubilius ha potuto osservare da vicino la linea di produzione del lanciatore europeo VEGA‑C.
Dichiarazioni del Ministro Urso
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha dichiarato:
“L’Italia è una grande potenza nella Space Economy con imprese protagoniste nella sfida spaziale dell’Unione Europea. La sua filiera d’eccellenza comprende i lanciatori VEGA‑C di Avio, i satelliti di Thales Alenia Space, fino al controllo dei dati sull’osservazione della Terra, gestito dal sito strategico di Telespazio del Fucino.
Il vicepresidente Kubilius ha potuto constatare di persona come l’Italia abbia saputo impiegare efficacemente le risorse del PNRR nella realizzazione delle quattro space factories presenti nel nostro Paese, nel Lazio, in Piemonte, in Lombardia e in Puglia. Ha inoltre approfondito le capacità produttive di Thales Alenia Space, leader nei satelliti per l’orbita bassa e lo spazio profondo, e le potenzialità del Teleporto del Fucino, in Abruzzo, che ospiterà uno dei centri di controllo della costellazione europea IRIS².
La visita del vicepresidente Kubilius conferma quanto importante sia l’Italia nei progetti europei proprio in questo che il Commissario ha definito “il secolo dello Spazio”. L’obiettivo è garantire all’Europa un accesso autonomo allo Spazio, grazie ai programmi Avio e Ariane. È lo stesso approccio che vogliamo adottare anche per il completamento delle costellazioni europee, in particolare IRIS², così come per le costellazioni satellitari nazionali, previste nel programma del nostro governo.
La Space Economy è centrale per l’economia italiana: con questa consapevolezza un anno fa abbiamo avviato l’iter per la prima legge italiana sullo Spazio.
L’Italia ha elaborato un non‑paper con Germania e Repubblica Slovacca per indirizzare l’UE in questo. La legge dovrà riflettere gli interessi dell’Unione, bilanciare i ruoli pubblici e privati, promuovere il settore spaziale europeo salvaguardando la competitività industriale e puntare all’autonomia strategica.
Infine, dobbiamo garantire insieme un sistema di comunicazioni satellitari sicure, resilienti e a bassa latenza, fondamentali per difesa, istituzioni e servizi pubblici nella nostra casa comune europea.
Sarà anche l’occasione per confrontarsi sul testo del ddl sulla Space Economy, all’esame conclusivo del Senato, che sarà di ispirazione per il Regolamento europeo sullo Spazio che Kubilius sta realizzando.”
Verso una normativa europea condivisa
Durante l’incontro è stato ricordato il precedente bilaterale di gennaio 2025 a Strasburgo e il coinvolgimento dell’ESA nei futuri sviluppi. L’Italia, insieme a Germania e Slovacchia, ha presentato in Commissione un documento di orientamento che mira a definire una legge europea sullo Spazio capace di bilanciare interessi pubblici e privati e di salvaguardare la competitività industriale dell’Unione.
Nel pomeriggio, Kubilius partecipa a un’audizione congiunta delle Commissioni Politiche UE di Camera e Senato, affiancato da Urso, per esaminare il disegno di legge italiano sulla Space Economy che, una volta approvato, potrà fungere da modello per il futuro regolamento europeo.
Per rimanere sempre aggiornati sui nuovi post di Spazio Play News è possibile unirsi gratis ai canali ufficiali di Telegram e Whatsapp.